Il CDC garantisce che il Coronavirus “non pregiudica” il cibo a domicilio
Il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie degli Stati Uniti dichiara sul suo sito che non vi è alcuna prova di infezioni di Coronavirus a seguito di contatto con alimenti, quindi, seguendo le già note norme di sicurezza, ordinare cibo a domicilio è sicuro.
La Spagna ha dichiarato l’emergenza per coronavirus. Limitati i voli verso la capitale, crollo delle prenotazioni alberghiere, mezzi di trasporto nel mirino, eventi di massa cancellati… il turismo in generale a causa della malattia ne sta risentendo. Una malattia che non risparmia neanche la ristorazione.
Molti bar e ristoranti hanno temporaneamente chiuso i battenti come misura preventiva per i loro dipendenti e clienti che, in molti casi, provengono dall’estero.
Altri, invece, hanno deciso di aggirare il problema con la formula cibo a domicilio coronavirus. Esercizi che mesi fa non avrebbero mai considerato questa opzione, adesso la stanno attivando per evitare la graduale perdita di clienti e per rifornire coloro che si sono imposti la quarantena volontaria.
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Per prevenire la diffusione del Coronavirus tramite il cibo da asporto, l’agenzia governativa si rifà al proverbio “meglio prevenire che curare”. Vale a dire: adottare sempre le misure di sicurezza, anche se ciò dovesse causare momenti di disagio.
“In generale, dovuto alla scarsa sopravvivenza dei coronavirus sulle superfici, ci sono poche possibilità di trasmissione da prodotti alimentari o contenitori da asporto per un periodo di giorni o settimane, sia che siano naturali, refrigerati o congelati”, assicura il CDC sulla pagina web abilitata ad informare sul Coronavirus.
Con questi argomenti in mano, possiamo ordinare cibo da asporto durante la crisi del Coronavirus, prendendo precauzioni estreme, evitando il contatto umano al di fuori della nostra area di quarantena e, per l’ennesima volta, lavandoci le mani.
Sia chiaro: solo perché non abbiamo contatti, non significa che siamo maleducati!
Misure di sicurezza imposte ai fattorini di cibo da asporto
Aziende dedicate a questo tipo di business come Glovo o Deliveroo, di fronte alle previsioni di un notevole aumento degli ordini, stanno già implementando una serie di regole preventive per garantire la sicurezza sia del personale addetto alle consegne che dei clienti.
Tra le altre misure, ai ciclisti è stato chiesto di dare priorità all’ igiene utilizzando disinfettanti per le mani e di informare l’azienda in caso di sintomi, in quest’ultimo caso è garantito un indennizzo di malattia di 14 giorni.
Non dimentichiamo che i clienti che richiedano un servizio hanno la possibilità di chiedere ai fattorini di lasciare il loro ordine alla porta e di pagare tramite bonifico bancario per evitare qualsiasi tipo di contatto.
Ristorante o asporto?
Il costante bombardamento di notizie allarmanti sul virus ha fatto sì che molte persone escludano di mangiare fuori fin quando la situazione non migliori. Quelli che più di tutti hanno notato questo cambiamento sono soprattutto gli esercizi di ristorazione, che hanno visto diminuire drasticamente il servizio in termini di serate di svago e pranzi tra colleghi.
Per questo motivo, stanno pubblicizzando i loro menù ai clienti per poterlo offrire anche a domicilio. In questo modo, i ristoranti cercano di alleviare una situazione complicata senza necessità di chiudere i loro locali o ridurre il personale.
Siete preoccupati per il servizio da asporto nei ristoranti cinesi?
Vista la rapidità dell’infezione da Coronavirus, la popolazione è preoccupata per il cibo che proviene dall’ estero, soprattutto dalla Cina. Tuttavia, dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno assicurato che non c’è bisogno di evitare il cibo cinese nonostante le voci che circolano sui canali social.
Il virus si trasmette entrando in contatto con le persone infette o dopo un volo nelle zone colpite dell’Italia settentrionale, dell’Iran, della Corea del Sud, del Giappone o dell’Hubei (Cina), non tramite il cibo proveniente dai ristoranti cinesi da asporto.
Pertanto si può ordinare cibo a domicilio durante il coronavirus adottando, come abbiamo ribadito, misure di sicurezza.
Come vi abbiamo detto in questo articolo, non c’è motivo per non continuare una vita normale durante la quarantena. Mantenere la calma è vitale e nel quotidiano, cosa c’è di più normale che ordinare cibo da asporto per un fine settimana?
Vi chiediamo però un favore enorme: non dimenticatevi dei professionisti che lavorano. Facilitiamo loro il lavoro e non perdiamo mai l’educazione: insieme sarà molto più facile superare la crisi!
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